MINI Mini Paceman (2012-17)

MINI Mini Paceman (2012-17)
  • Prezzo
    da € 24.250
    a € 36.850
    Confronta
  • Lunghezza
    da 411 cm
    a 412 cm
  • Larghezza
    179 cm
  • Altezza
    da 152 cm
    a 153 cm
  • Posti
    4
  • Bagagliaio
    da 330 dm3
    a 1.080 dm3
  • Massa
    da 1.330 kg
    a 1.495 kg

Perchè comprarla

Crossover più alta da terra e spaziosa, con taglio coupé ancor più singolare del modello base, magari con trazione integrale? Certo, esiste anche per Mini e si chiama Paceman. La linea è 100% Mini ma dimensioni (oltre i 4 metri) e doti telaistiche sono lievemente diverse, per la meno popolare della famiglia che non rinuncia alle varianti più estreme e personali di Mini. Condivide ricchezza di contenuti e dotazioni degne di classi superiori con le altre sorelline, aggiungendo però la possibilità di andare su fondi più impegnativi e stare un po’ più comodi (in 4), essendo la XL della gamma insieme alla Countryman da cui deriva distanziandosi per la maggior sportività. Ha uno stile ricercato e muscoloso, con tetto leggermente spiovente, dotata di tre porte e altezza da terra 13,5 cm con anche i motori più potenti disponibili. Si paga abbastanza cara, non ha troppo spazio per chi sieda dietro o per i bagagli di un’eventuale famiglia (pur abbondante e flessibile rispetto alle altre Mini “corte”), nemmeno può risultare totalmente confortevole, ma ripaga in prestazioni dinamiche, immagine molto singolare e solidità.
  • In primis da scegliere se voluta con trazione solo anteriore oppure ALL4, intelligentemente posta anche a dietro, quanto serva. Molte le declinazioni possibili, con allestimenti e pacchetti di vario tipo, uno su tutti il JCW per il massimo della sportività (a caro prezzo) ma non mancano anche sistemi di infotainment più evoluti, con il grande display centrale da poter arricchire di contenuti, o il Driving Assistant per avere tutti gli ausili di sicurezza attiva durante la guida. I motori sono benzina oppure gasolio (2+2), Euro6 quattro cilindri, tecnicamente raffinati oltre la media e di gran potenza, se si possa spendere, specialmente il quattro cilindri 2.0 turbo da oltre 200 CV. Non si bada troppo ai costi ma al piacere scegliendola, poiché non disponibile in variante “d’attacco”: si parte dalle Cooper e non dalle One.
  • Parlare di Mini in ambito usato vuole dire espandere il concetto alla miriade di versioni prodotte nel secolo scorso, tra le quali si distinguono ancor oggi per valore alcuni “pezzi” rari e pregiati, di rilevanza storica. Vendendo alla Paceman si denota un’ottima tenuta di valore, sopra la media, pur se è il modello meno popolare della gamma odierna in Italia. Da tener presente che i costi manutenzione sono in parte coerenti all’immagine e quindi anch’essi maggiori della media, cosa da tener in considerazione soprattutto per le versioni oggetto di tuning esasperato (alcune Mini personalizzate fuori e spremute troppo dentro, possono aver stressato maggiormente la meccanica). Netta la preponderanza dei motori a gasolio.
  • È lunga oltre mezzo secolo la storia Mini, molte le vetture a fregiarsi del nome che con origini britanniche è stato poi esportato e prodotto in tutto il mondo con grande. Quella in produzione oggi appartiene alla famiglia di proprietà BMW, che ha visto la luce nel 2001, ma nel secolo scorso varie Mini sono state prodotte con marchi BMC, Morris, Austin, Rover e anche Innocenti. Tra le caratteristiche delle Mini due porte pre-2001, c’era la potenza elevata a disposizione, pur mantenendo cilindrate ridotte, dentro un piccolo e solido telaio, genericamente basso e dalla guidabilità molto diretta. Dotazioni e livello di finiture erano coerenti al tempo e salvo casi particolari, tendenti alla semplicità; relativamente lacunoso era anche l’aspetto sicurezza. Si contano sei importanti generazioni della “vecchia” Mini, per un totale di oltre cinque milioni di pezzi, ovvero la vettura britannica più venduta in assoluto. La storia più recente è figlia d’importanti investimenti da parte di BMW, che ha fatto rinascere una moda estendendola a vero e proprio marchio, creando inizialmente uno status-symbol non certo economico, dallo stile ispirato al passato ma con dotazioni e prestazioni di primissimo livello. In meno di un decennio sono entrate in produzione molte versioni della nuova Mini. Per il 2007 arriva la seconda generazione, che varia poco l’azzeccatissimo stile ottenuto dai precedenti studi e implementa motorizzazioni più attente ai consumi, oltre il nuovo turbo per la S, sviluppato comunemente ai francesi di PSA. La gamma si arricchisce della Paceman nel 2012, derivata dalla Countryman, in stile SUV, più voluminosa delle sorelle e assemblata in Austria, con possibilità della trazione integrale. Quella in vendita ora è la terza generazione Mini, basata sul nuovo pianale UKL1 (destinato anche a BMW): sempre più grande e stilizzata, ma sempre uguale nel concetto e sul fronte per dinamica di guida e grinta. I motori fanno altri passi verso ecologia ed economia di carburante. Superata da poco la quota dei tre milioni di esemplari, Mini è stata direttamente venduta in ben 110 nazioni mentre l’ultimo aggiornamento modello della Paceman è datato 2014.
  • Marca MINI
    Modello Mini Paceman (2012-17)
    Segmento Suv e Fuoristrada
    Inizio produzione 2012
    Fine produzione 2017
    Prezzo da 24.250 € a 36.850 €
    Massa da 1.330 kg a 1.495 kg
    Lunghezza da 411 cm a 412 cm
    Larghezza 179 cm
    Altezza da 152 cm a 153 cm
    Bagagliaio da 330 dm3 a 1.080 dm3